venerdì 12 ottobre 2012

La scrittura creativa: il raptus creativo di Lutastyle.

laboratorio di scrittura

 La scrittura creativa: il raptus creativo di Lutastyle.

Prima di incontrare il mio pseudo-editor/psicanalista, generalmente, succedeva che prendevo un foglio, segnavo un paio di battute e poi le trascrivevo su video. Peccato che poi su video sembrassero tante formiche confusionarie, mi facessero vomitare e dopo aver messo a tacere i succhi gastrici molto spesso le eliminavo con furia. No, non Furia Cavallo del West che beve solo caffè per mantere il suo pelo più nero che c'è. No, furia nel senso che mi giravano proprio i coglioni e, dopo un urlo in stile Xena la principessa guerriera, schiacciavo fortemente il tasto canc. Ho cambiato diverse tastiere.

Dopo aver incontrato il mio pseudo-editor/psicanalista, succede che non prendo più foglio e penna, ma parto direttamente da video. Le formiche non compaiono più ma i succhi gastrici ribollono comunque. Mi violento e porto a termine qualche paragrafo. Poi mi metto nei panni del mio lettore ideale, che no, non è il mio fidanzato, non è mia madre e nemmeno la mia gatta a cui fa letteralmente schifo tutto ciò che le propongo in lettura, e mi faccio ridere. Ma proprio ridere. E rido, rido, rido di me stessa. Finché mando affanculo il mio lettore ideale a sua insaputa e rimetto mano a quei paragrafi. Quando sono disperata li trasformo in racconti brevi che propino a PescepiratA. Non so se avente presente, un vascello di matti sconclusionati, mica come me che sono completamente sana di mente. Sì, lo so, occhio agli avverbi.

Scrivo di notte, di giorno, sul water, per terra, nel letto. Scrivo anche mentre dormo, ogni tanto. Quando poi mi sveglio mi ritrovo dei foglietti nel letto, ciancicati dal mio poderoso sedere [che immagini evocative so regalare, a volte, eh?], scritti in maniera incomprensibile. Ovviamente non mi ricordo mai un cavolo di quello che la mia mente partorisce by night. E quindi di giorno si ricomincia con la tiritera.

Quando qualcosa mi sembra umanamente accettabile la mando al mio pseudoecceccecc... lui generalmente ride. Non me lo ha mai detto, ma lo so. Mi dà dei consigli, io riguardo il tutto, mi dice cosa c'è che non va, faccio di nuovo come dice lui. Quando lui è soddisfatto lo sono anche io. No, non è vero. Quando lui è soddisfatto io guardo il prodotto finale e dico:"Ma come cazzo fa a ritenersi soddisfatto lui, quando a me fa cagare?"

Poi lascio il tutto a decantare. Lo rileggo dopo qualche tempo e mi dico:"Ma dai, aveva ragione lui! E' stato vincere un terno al lotto incontrarlo!"

Lutastyle
www.pescepirata.it
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