lunedì 1 ottobre 2012

Appunti di scrittura creativa di Yukie: 2 - La punteggiatura nei dialoghi

 

Entriamo nella pratica, con un argomento che sembra semplice ma che a volte lascia dei dubbi: come va inserita la punteggiatura nei dialoghi?

Intanto sappiamo che i tratti convenzionali usati per i dialoghi sono di tre tipi: 
Il trattino: – Viva Pescepirata! 
(Il trattino in chiusura si mette solo se c’è una continuazione della frase: – Viva Pescepirata! – disse yukie.) 
I caporali: «Viva Pescepirata!»
Le virgolette alte: "Viva Pescepirata!" 

È sufficiente aprire un paio di libri a caso per vedere dialoghi in cui la punteggiatura è presente nei modi più diversi. Questo succede perché ogni casa editrice ha le sue convenzioni, ma se osservate bene c’è una regola(quasi) sempre rispettata, ed è quella della consequenzialità
“Se c'è consequenzialità nel discorso, la frase che segue il dialogo non vuole la maiuscola. Se non c'è consequenzialità, la frase dopo il dialogo inizia con la maiuscola e la frase di dialogo deve finire con il punto.”

Per capire meglio facciamo qualche esempio.




Con consequenzialità:

– Hey, MasMas, tutto tranquillo a bordo? – chiese il capitano.

Essendo consequenziale al dialogo, chiese va scritto in minuscolo, anche se la frase di dialogo finisce con il punto interrogativo.
Anche spezzando il dialogo con l'inciso chiese resta in minuscolo:

– Hey, MasMas – chiese il capitano, – tutto tranquillo a bordo? 


La virgola, per come mi è stato insegnato, si sposta al termine dell'inciso, ma questa è una convenzione di Mondadori; in libri di altri editori potete trovarla anche all’interno del dialogo (qui dopo MasMas per capirci). Comunque, se presentate a una casa editrice un libro in cui i dialoghi seguono convenzioni diverse dalle loro, non per questo si scompongono. Diverso è fare errori di punteggiatura (tipo, nel caso sopra, scrivere chiese in maiuscolo).

Senza consequenzialità:

– Grazie, Peta. – Quella ragazza era davvero gentile.

Nella frase che segue il dialogo, non c’è consequenzialità perciò, come tutte le frasi di senso compiuto, inizia con la maiuscola e finisce con il punto. Allo stesso modo ci deve essere il punto dopo Peta, perché chiude la frase.

Se la frase precede il dialogo (Anne chiese avete visto Black Bart) ci vogliono i due punti.
Anne chiese: – Avete visto Black Bart?


Se qualcuno ha voglia di mettersi alla prova, ecco un brano senza maiuscole e senza punteggiatura. Inseritele voi:

– laura hai parlato con marco 
– no perché cosa dovevo dirgli 
simona alzò gli occhi al cielo – ma dove hai la testa – non riusciva a credere che laura se ne fosse dimenticata 
– dai non farmi stare in ansia – la pregò laura 
– dovevi dirgli che hanno anticipato l'esame – si decise a confessare simona – a questo venerdì 
laura portò le mani alla bocca – oh santo cielo – esclamò – l'avevo dimenticato ora non farà in tempo a prepararsi
– esagerata – a fatica simona trattenne una risata – se lo avverti adesso avrà tutto il tempo di studiare 
laura si precipitò al telefono


La discussione continua sul forum Pescepirata


Se hai perso la prima parte degli appunti di scrittura creativa di Yukie  la puoi rileggere cliccando QUI


1 commento:

  1. Qui il risultato dell'esercizio proposto:
    http://pescepirata.it/aspiranti_scrittori/viewtopic.php?f=11&p=25542#p25541

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