giovedì 20 dicembre 2012

Lettura: eredità preziosa


La lettura, per chi già la ama, è un sommo piacere. Entrare nelle pagine di un libro e farsi trasportare dalle parole, è il più bel viaggio che si possa fare rimanendo fermi nello stesso posto. Non parliamo poi delle sensazioni che provocano la carta stampata sotto le dita, il profumo dell'inchiostro, il fruscio delle pagine. Ma come riuscire a trasmettere questa passione?

Parola d'ordine: prendili da piccoli!
Leggere con i bambini, fin dalla primissima infanzia, ha indubbiamente notevoli vantaggi, per lo sviluppo del pupo. Aiuta a sviluppare la competenza linguistica e cognitiva.
Ascoltando la lettura, si favoriscono inoltre la concentrazione e la riflessione. E come scordare la musicalità delle filastrocche? Fondamentale il ritmo, come aiuto alla memorizzazione: ancora oggi, per ricordarmi quanti sono i giorni del mese, ricorro a 30 dì conta Novembre, con April , Giugno e Settembre...
Ingrediente necessario per creare l'atmosfera di magica complicità fra lettore e spettatore, è il divertimento.

Il verbo leggere non sopporta l'imperativo. (Pennac)
Il primo consiglio quindi è di leggere con piacere. Può essere estenuante rileggere sempre le stesse cose, tuttavia è di aiuto al bambino per comprendere meglio la storia, che magari vorrà poi raccontare con le sue parole. Se invece si ha a che fare con ragazzi più grandi, è opportuno lasciare a loro la scelta di cosa e come vogliono leggere. Buona norma sarebbe instaurare una visita settimanale in biblioteca, senza però imporre i propri gusti o i propri giudizi. Ricordo quando a 11 anni ho voluto cimentarmi ne "I promessi sposi": l'avevo più o meno apprezzato, ma avevo capito meno della metà di ciò che era scritto... Eppure la libertà di leggere qualcosa di "più grande di me", era inebriante.

Una tecnica si può imparare a scapaccioni: così la tecnica della lettura. Ma l'amore per la lettura non è una tecnica, è qualcosa di assai più interiore e legato alla vita, e a scapaccioni, veri o metaforici, non s'impara. (G. Rodari)
Non è necessario drammatizzare ogni scena e "fare la voce" per ogni personaggio. L'importante è che la lettura proceda in modo chiaro e con la giusta velocità, lasciando il tempo a chi ascolta, di formarsi delle immagini mentali di ciò che si sta leggendo. L'ambiente rilassato e confortevole, senza fonti luminose troppo intense o distrazioni sonore, è la base per poter entrare nel mondo incantato creato dalla lettura. Uno spazio dedicato a questa attività, diversa dal gioco, aiuta a rendere ancora più speciale il momento delle "coccole letterarie".

Un capolavoro letterario non è altro che un vocabolario in disordine. (J. Cocteau)
La lettura, per chi già la ama, è un sommo piacere. E come tale, ci si deve rapportare ad essa con leggerezza, cercando di trasmettere il diletto, senza appesantirlo con giudizi assoluti o imponendo solo il proprio modo di vedere le cose. Quei graffi sulla pagina, riempiti di inchiostro, sono i gradini che usa la mente per poter volare: non hanno bisogno di ringhiere o barriere.

per chi volesse approfondire:
Nati per leggere :http://www.natiperleggere.it/
Leggere e capire: http://www.unifi.it/mcpasn/eric_carle/Leggere%20e%20capire.pdf



Barbara
Pescepirata.it 


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