venerdì 7 settembre 2012

Alex Zanardi



Zanardi vince l'oro nell'handbike

Alex arrivò al cospetto di San Pietro. Lo guardò dal basso in alto, da seduto sulla sua carrozzella. San Pietro lo fissò severo: “Dunque dunque, chi abbiamo qui: Zanardi, eccoti sull’elenco.”
“Sì, sono io. È arrivato il mio momento, a quanto pare.”
“Già. A dire il vero,” disse San Pietro aggrottando la fronte tanto da far toccare le sopracciglia cespugliose: “La tua ora doveva essere tanto tempo fa.”
“Senti Pietro, non è certo colpa mia se sono sopravvissuto,” sorrise Alex.
A Pietro si colorarono gli occhi di fuoco: “Senti, qui a noi non piacciono i presuntuosi. Dovevi arrivare dieci anni fa, da quella pista in Germania. Invece hai combattuto tanto nel coma da riuscire a sfuggire alla morte.”
“Sì, quella è stata la mia più grande vittoria, eh?”
“Lo puoi ben dire. Ma poi non ti sei accontentato. Ne hai fatte di tutti i colori, hai perfino vinto alle olimpiadi!”
Alex continuò a sorridere mentre gli occhi gli si illuminarono come due stelle.
San Pietro continuò: “Adesso magari ti aspetteresti, visto che sei diventato un’anima, di tornare a camminare, eh? Rivorresti le tue gambe, eh? Beh, e se io ti dicessi che non te le vogliamo dare? Che dovrai pagare tutta la tua presunzione? facile quando si è già ricchi e famosi. Adesso sarai un signor nessuno come gli altri.”
La luce negli occhi di Alex si appannò come le stelle dietro una nuvola.
“Ecco, adesso hai capito chi comanda qui, bene.” Disse San Pietro, poi sorrise sbieco dietro la folta barba: “Questo è il regno dell’Altissimo, la Sua misericordia non conosce confini: le avrai lo stesso, le tue gambe.”
La luce negli occhi di Alex si spense, ma il suo sorriso tornò a rafforzarsi: “Le vostre gambe non mi servono. Fammi solo passare.”
Così dicendo Alex spinse con le braccia le ruote della sua carrozzella e sfilò accanto a San Pietro, oltre le porte del paradiso.

“Prima che iniziassero le paralimpiadi ho letto un lungo articolo sul Venerdì di Repubblica. Tutto l’articolo era incentrato su Zanardi. Mannaggia, mi sono detto! Fanculo, potevano parlare anche di Matteo Betti o di migliaia di altri signor nessuno, invece di Zanardi parlano! Poi ieri ho visto che ha vinto l’oro. Quell’uomo è una forza della natura. Perse le gambe ha iniziato a competere in tutti i modi e ha sempre vinto. Lo ammiro davvero, è un esempio e forse è andato alle parolimpiadi proprio per dargli più visibilità.” - Black Bart

MasMas

Stile: racconto ispirato
Notizia principale: http://www.gazzetta.it/Paralimpiadi/05- ... 0889.shtml


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