lunedì 24 settembre 2012

Appunti di scrittura creativa di Yukie: 1- Editing o revisione?



Panino col salame, lattina di coca... crunch crunch... :shock: 'mbè, che avete da guardare? Me l'ha detto il capitano di mettermi qui a fare lo spuntino... crunch crunch...
Mmh, ora che ricordo meglio, mi aveva chiesto di fare dei piccoli spunti. Ops!... Fatemi nascondere le briciole sotto a questo barile... non mi ha visto, vero?
Bene... cominciamo.


Con questo post inauguro una rubrica fissa che tratterà di tecniche narrative (non esistono solo il PdV e lo show don't tell!), formattazioni del testo, nozioni di editing, ecc. Tutte piccole cose che ci aiuteranno a migliorare la scrittura. Non hanno la pretesa di essere delle lezioni, sono solo degli spunti per parlare insieme del nostro hobby preferito (hey tu, parlavo della scrittura, metti via quella collezione di francobolli!).

Per cominciare, direi di fare chiarezza su editing e revisione. 
Sono la stessa cosa? Sì e no. 
Entrambi sono lavori che servono a migliorare un testo narrativo, con la differenza che l'editing si fa sui testi altrui e la revisione sui propri. E per quanto possa sembrare il contrario, non è una distinzione da poco. Vediamo perché. 

EDITING

Innanzitutto il lavoro di un altro scrittore non ci appartiene. Questo significa che un buon editing non deve snaturare lo stile dell'autore né la struttura dell'opera. Non possiamo riscrivere il testo solo perché, a nostro gusto, è preferibile così. Gli interventi devono essere il più possibile leggeri, e mirati a correggere errori e debolezze del testo che stiamo editando. Se proprio riteniamo che - oggettivamente - alcune frasi trarrebbero beneficio da una riscrittura, possiamo suggerire all'autore le modifiche che riteniamo utili, lasciando a lui la decisione finale sul cambiamento.




REVISIONE

La revisione, al contrario, permette all'autore di fare ciò che vuole sul proprio testo: correggerlo, riscriverlo, togliere/aggiungere parti... buttare tutto nel cestino :? Sento già i sospiri di sollievo: quindi la revisione è più facile dell'editing! Ne siete proprio sicuri? Per fare una buona revisione serve, prima di tutto, staccarsi dai legami affettivi che ci vincolano a ciò che abbiamo scritto (e che ci foderano gli occhi di prosciutto). Dobbiamo riuscire a guardare il nostro testo con lo stesso spirito critico con cui valutiamo quello di un altro autore. Ancora convinti che sia facile?

Come si impara a fare una revisione? Facendo editing. Perché, ammettiamolo, sui testi degli altri riusciamo a essere più feroci obiettivi. Quelle “d” eufoniche, che nel nostro racconto sono peccatucci veniali, quanto fastidio ci danno nel testo di Tiziocaio? Un assonanza nel nostro testo? Wow, pure poeti siamo! Un assonanza nel testo di Tiziocaio? Matita rossa! Abbiamo scritto un avverbio in -mente? Beh, dai, lì ci stava bene. L'ha scritto Tiziocaio? Ma non lo sa che gli avverbi in -mente sono IL MALE? (Oh, ma quanto scrive male Tiziocaio? Speriamo che a nessun pirata venga in mente di iscriversi con questo nick.)

Quindi: editiamo. Facciamolo perché siamo pirati, e fa parte della nostra etica aiutare e sostenere i colleghi pirati e facciamolo perché, se impariamo a riconoscere i difetti sui testi degli altri, riusciremo a scovarli anche nei nostri, perfino prima di scriverli, ottenendo già in prima stesura un testo epurato in buona parte da piccoli/grandi “orrori”.

Tra una settimana il prossimo spunto. Ma intanto apriamo il dibattito su questo argomento: dite dite..
Yukie.



Qui la discussione sul forum.

www.pescepirata.it

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