sabato 25 novembre 2017

Racconti di note #6: Oggi è un giorno felice di Calibano



Ce ne stiamo a guardarci, io e Hadiya, mentre in lontananza la barca si avvicina.
Guardiamo i nostri visi aridi, la pelle secca. I capelli sporchi e i vestiti unti. Hadiya era un insegnante, le piacciono i bambini, mai avrebbe pensato di ridursi così.
Buttata. Gettata via, come un cencio usato. A trent'anni non interessi più come oggetto sessuale, sei vecchia e malconcia.
La sabbia del deserto libico ti graffia, quando il vento si alza e ti sfiora le guance. Sembra quasi una carezza, quel vento.
A pochi metri un'altra donna tiene accanto a sé un bambino, chissà dove ha preso quella radio con cui gioca e vive in un mondo tutto suo.
Il sole sta calando sulla baia di Sebratha e siamo in trecento ad aspettare la barca. E' il fumo della raffineria a guidarla, naviga sotto costa, lenta.

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