Immagine scelta da ArtiXmi per la settima minisfida 250parole |
Stella Asia
Stamattina Adelasia ha chiamato al telefono di casa. Io ero nella mia
camera, sdraiato a pancia in giù sul parquet, guardavo le mie macchine
che giravano sulla pista da corsa. Ad un certo punto il telefono ha
iniziato a squillare, con quella canzoncina stupida che non ha neanche
una parola. Mamma è corsa a rispondere. Da come ha risposto era un po’
preoccupata, magari aveva paura che qualcuno rispondesse prima di lei.
Quando mamma ha detto ‘’Ciao Adelasia’’ la macchina della polizia è uscita dalla pista. Mi sono alzato veloce come un fulmine e mi sono messo ad ascoltare da dietro la porta.
Quando mamma ha detto ‘’Ciao Adelasia’’ la macchina della polizia è uscita dalla pista. Mi sono alzato veloce come un fulmine e mi sono messo ad ascoltare da dietro la porta.
«Elìas! Scendi che c’è Adelasia al telefono!»
E subito mi sono messo a correre super veloce giù dalle scale, rischiavo di scivolare, però in quel momento non mi interessava, volevo solo parlare con Adelasia.
Quando sono arrivato ai piedi della mamma mi ha dato subito il telefono, facendo un sorriso strano, finto.
E subito mi sono messo a correre super veloce giù dalle scale, rischiavo di scivolare, però in quel momento non mi interessava, volevo solo parlare con Adelasia.
Quando sono arrivato ai piedi della mamma mi ha dato subito il telefono, facendo un sorriso strano, finto.
«Pronto?»
«Ciao Lìas!» mi ha detto tossendo
«Asia hai il raffreddore?»
«Si, oggi ero dal dottore»
«Puoi venire a giocare?»
«Mia mamma ha detto di sì»
Io mi sono girato verso la mia, e anche lei ha detto di sì con la testa.
Appena è arrivata siamo andati a giocare, ma non può correre altrimenti si stanca troppo.
Siamo andati in giardino a guardare le stelle, il mio papà mi ha insegnato a trovare il grande carro e il piccolo carro nel cielo, così l’ho fatto vedere anche a lei. Ci siamo raccontati un sacco di cose, poi Adelasia si è sdraiata sulle mie gambe, aveva il fiatone, per colpa di quei tubi di plastica che uscivano dal suo naso e che finivano nel suo grande zaino. Mi ha detto che aveva sonno, così le ho accarezzato i capelli finché non si è addormentata. Ho guardato di nuovo il cielo, e c’era una nuova stella, dovrò chiedere a papà come si chiama.
Io mi sono girato verso la mia, e anche lei ha detto di sì con la testa.
Appena è arrivata siamo andati a giocare, ma non può correre altrimenti si stanca troppo.
Siamo andati in giardino a guardare le stelle, il mio papà mi ha insegnato a trovare il grande carro e il piccolo carro nel cielo, così l’ho fatto vedere anche a lei. Ci siamo raccontati un sacco di cose, poi Adelasia si è sdraiata sulle mie gambe, aveva il fiatone, per colpa di quei tubi di plastica che uscivano dal suo naso e che finivano nel suo grande zaino. Mi ha detto che aveva sonno, così le ho accarezzato i capelli finché non si è addormentata. Ho guardato di nuovo il cielo, e c’era una nuova stella, dovrò chiedere a papà come si chiama.
Questo è il racconto vincitore della minisfida 250parole, con l'immagine proposta da ArtiXmi.
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È facile, basta seguire questo link e scrivere un racconto di 250 parole sull'immagine proposta, questa volta, dalla vincitrice ragazzanormale.
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