domenica 30 settembre 2012

La breakdance incontra Bach










Era il 1990, io abitavo a Torino e dopo le lezioni l’appuntamento era al Teatro Regio. Fuori dal teatro, dove i b-boy si riunivano per fare allenamento. Con le mie Adidas ai piedi, i pantaloni comodi e l’immancabile felpa, guardavo con ammirazione sconfinata quei ragazzi in tuta, che saltavano sulle mani e giravano sulla testa come se non costasse loro alcuno sforzo, mentre il grosso stereo, appoggiato sul marciapiede, riproduceva i breakbeat caratteristici della musica hip hop. E anche se io non lo sapevo fare, ero orgogliosa di sentirmi parte di quel movimento, che aveva preso vita nei ghetti del Bronx e che aveva viaggiato di strada in strada, fino ad arrivare in Piazza Castello, sotto a quei portici dove ogni pomeriggio il mio cuore batteva al ritmo dei bassi.
Lì ho assistito alle migliori battle di breakdance, dalle sfide head-to-head, basate su coreografie improvvisate, a quelle più strutturate, che vedevano contrapporsi due crew (gruppi) rivali. Il tutto tra l’indifferenza dei passanti, nel migliore dei casi, o trafitti da sguardi di disapprovazione e minacce di chiamare i carabinieri. L’hip hop e tutto ciò che gli gravitava intorno (la musica, il tipo di abbigliamento, la breakdance, il writing) era visto come qualcosa ai limiti della legalità o comunque come una moda giovanile senza valore. E noi ci sentivamo dei pionieri, e lottavamo perché tutto questo venisse riconosciuto come cultura.


È il 2012 e l’appuntamento con la breakdance è al Teatro Carignano di Torino. Dentro al teatro. Che il 6 e 7 ottobre ospiterà il Red Bull Flying Bach World Tour. Protagonisti dello spettacolo i Flying Steps, quattro volte campioni del mondo di break, che ballano su musiche di Johann Sebastian Bach, dimostrando che breakdance e musica classica si possono fondere con risultati sorprendenti.
Vartan Bassil, fondatore dei Flying Step, racconta: «Nei tentativi precedenti di unire musica classica e breakdance, i B-boys avevano contribuito alla musica semplicemente con i propri passi. Per il Red Bull Flying Bach invece non ci limitiamo solo a ballare, ma a focalizzare e ridare vita al Well-Tempered Clavier di Bach. Per noi, il Red Bull Flying Bach World Tour è un sogno divenuto realtà. Vogliamo incantare con la nostra arte il pubblico di ogni continente». E così hanno fatto, visto che lo spettacolo, che ha debuttato il 3 maggio a Pula, in Croazia, ha poi toccato dodici Paesi tra Medio Oriente, Asia ed Europa, facendo ovunque il tutto esaurito.
È una bella soddisfazione vedere fino a che punto questa arte è riuscita a farsi conoscere e apprezzare. Assistere all’accostamento tra un ballo di strada e una musica colta fa capire che quando le menti si aprono, e le diverse culture si amalgamano, possono nascere opere straordinarie.



Yukie

Fonte: http://www.redbull.it/cs/Satellite/it_I ... 3235669439

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